Vecchia canzone
Non avere paura
Gli ulivi
Pattinatori
Francesco (ricordati di noi)
Nevicano
Quasi come le rime
Il mio modo di esserti fedele
Il fuoco e la neve
Questa notte

Quasi come le rime

(Renzo Zenobi)

 

Il pensiero di te è come la marea
che gira due volte e ti bagna le scarpe
è come un'idea che dorme incosciente
sono i solchi di aratro scavati nella mente
basta che la puntina li suoni e torni
e forse ci sei più di prima.

Il ricordo di te è come un vento fresco
che ritorna di marzo ai davanzali di finestre
è un vecchio nemico che incontri se esci presto
una tassa che ti segue oltre l'ultimo deserto
è un vento d'autunno alla fiera dei morti
la morte di una stella che aveva i tuoi occhi.

Quasi come le rime che tornano ostinate
vecchie rime che spuntano come i grilli d'estate
vecchie zie di Natale tramontane passate
ti ricordi quante pentole che abbiamo assaggiate.
Quasi vome le rime che tornano con violenza
che non prendono ferie come monache in convento
come onde che danzano di schiuma e di perle
le rime eccole indietro quando il giorno si perde
quando un poco di fumo ti piaceva dicevi
che era come un profumo.

E parlare di te è un po' come partire
con tante medicine che ci aiutano a dormire
la valigia riempita di tenerezza e nastri
e braccialetti magici per legare gli affetti
e oggi finalmente che il mio si è strappato
per mezz'ora amore mio non ti ho pensato.