Gli scritti di Antonio Pezzullo
|
|
DIRE STRAITS: I sultani del rock!
La pillola musicale di oggi è una pietra miliare del rock, "Tunnel of Love", che si può definire come un breve romanzo in musica. Molti conoscono la sua celebre melodia ma pochi si soffermano sul bellissimo testo, che tratta il tema della solitudine e dell'incomunicabilità, delle sofferenze amorose che vengono affrontate attraverso la metafora di un uomo ed una donna che casualmente s'incontrano in un luna-park, dove l'iniziale innamoramento svanisce nel nulla a fine serata. Ovviamente, la parte musicale è memorabile: la prima fase della canzone si apre con la famosa introduzione d'organo di Roy Bittan (guest star della E-street band) per poi proseguire con una chiara impronta rock. Il ritmo rallenta a circa metà della canzone, fino al passaggio alla seconda parte, che è interamente strumentale ed ha un crescendo che si chiude con un lungo assolo di chitarra di grande lirismo (dura oltre due minuti) ed è considerato uno dei più belli della storia della musica. Una curiosità: il brano fa parte anche della colonna sonora di "Ufficiale e Gentiluomo", il celebre film con Richard Gere e Debra Winger.
I Dire Straits sono stati uno dei gruppi più importanti del rock britannico. La band guidata da Mark Knopfler pur incidendo solo sei album in studio, oltre a diverse raccolte e dischi live, è riuscito a vendere nel totale più di 120 milioni di dischi. La loro composizione è mutata nel corso degli anni ma i principali esponenti sono stati oltre a Mark Knopfler (chitarra e voce), John Illsley (basso), Alan Clark (tastiere), Pick Whiters (Batteria), mentre il fratello David Knopfler (chitarre e cori) è stato tra i fondatori del gruppo ma è rimasto nel gruppo solo per i primi anni, preferendo poi un'oscura carriera solista. Due righe in più vanno dedicate al carismatico leader, il cantante nonchè compositore e chitarrista Mark Knopfler, considerato uno dei più grandi chitarristi di sempre, uno dei primi a sublimare la tecnica del "finger picking" anche sulla chitarra elettrica, ossia suonare le corde direttamente con le dita della mano destra (lui che è persino mancino) anzichè col plettro. Questo gli ha consentito di creare uno stile personalissimo, pulito e cristallino, incentrato sul proprio straordinario virtuosismo, che è facilmente riconoscibile sia dalle prime note. Un noto critico musicale, Douglas Adams, ha così descritto la sua arte musicale: "Mark Knopfler ha la straordinaria capacità di far emettere alla sua Stratocaster dei suoni che paiono prodotti dagli angeli il sabato sera, quando sono esausti per il fatto di essere stati buoni tutta la settimana e sentono il bisogno di una birra forte"
Lo strano nome della band deriva dall'infelice situazione economica in cui versavano i componenti del gruppo agli inizi della loro carriera, al punto che un loro amico suggerì il nome "Dire Straits" ossia "Terribili Ristrettezze". Fu proprio il loro stile "pulito", così diverso dal punk e dalla disco music che in quegli anni erano di tendenza a Londra, a non farli decollare subito. La svolta della loro carriera avvenne un giorno del 1977, quando i Dire Straits decisero di inviare, alla stazione radio locale, alcune cassette di alcuni loro brani solo per ottenerne un giudizio. La musica del gruppo colpì il disk jokey Charlie Gillet che inserì in programmazione, a loro insaputa, il brano "Sultans Of Swing". La canzone ottenne un successo insperato tra gli ascoltatori dell'emittente radiofonica, tanto da far ottenere ai Dire Straits, grazie alla mediazione dello stesso Gillet, il primo contratto discografico. Da quel momento in poi, la loro ascesa fu inarrestabile!
Il loro primo LP pubblicato nel 1978 e denominato "Dire Straits" fu inciso in pochi giorni ed il lavoro raccoglie tutto il materiale che la band era solita suonare nei piccoli club londinesi (comprensiva della famosa demo inviato a Gillet). Apre l'album l'assolo introduttivo della splendida "Down The Waterline", canzone caratterizzata anche da una calda vocalità. "Sultans Of Swing" è senz'altro il brano più famoso del disco e (forse) in assoluto dell'intero gruppo. La storia di quattro musicisti di jazz che si esibiscono per pura passione in un locale di Londra passa in secondo piano di fronte alla vera perla della canzone, ossia l'assolo di chitarra finale, tra i più belli composti, insieme a quelli di Tunnel of Love e Telegraph road.
Il secondo LP fu "Communiquè" del 1979 dove emerge Once upon a time in the west, un brano che ricorda le sonorità western dei film di Sergio Leone, con il suono preciso e tagliente della chitarra di Mark. Where do you thing you're going? e Lady Writer sono altri notevoli brani. L'album non riscosse molti consensi dalla critica ma un ottimo riscontro dal pubblico e addirittura in Germania debuttò direttamente al primo posto in classifica.
Invece il loro terzo album fu pubblicato alla fine del 1980 ed è tra i miei preferiti. "Making Movies" rappresentò una notevole evoluzione stilistica del gruppo, lasciando spazio a influenze di matrice jazz, blues, country e folk. La durata dei brani crebbe notevolmente e gli arrangiamenti si fecero più ricercati e complessi, grazie anche alla presenza nel disco dell'ospite di lusso, il famoso tastierista Roy Bittan della E-Street Band. Anche la vena poetica di Mark Knopfler subì un radicale mutamento, producendo testi fortemente narrativi, ricercati e di grande impatto emotivo. Oltre al già citato Tunnel of Love, l'album contiene molti brani diventati famosi come Romeo And Juliet che, ispirato alla tragedia dei giovani amanti di Verona, è una più belle canzoni d'amore mai scritte con il suo limpido arpeggio che scorre come un fiume lungo tutta la struttura del brano. Altri due brani notevoli sono Expresso Love e Solid rock, brani che la band proporrà sempre nei suoi mitici concerti dal vivo. Il disco ebbe un successo strepitoso raggiungendo la posizione numero 1 nelle classifiche di vari paesi del mondo. In Italia rimase ben 14 settimane al primo posto ed al contempo fu pure l'album più venduto del 1981!
Il quarto LP "Love Over Gold" del 1982 è stato forse l'album più complesso e sperimentale del gruppo. Ricordato anche per la celebre copertina del "fulmine", presenta solamente 5 lunghissimi brani, tra cui il capolavoro Telegraph road, un brano che come Industrial Desease contiene una forte critica alla società capitalistica, che dura quasi 15 minuti con uno degli assoli più belli della loro discografia. Altro capolavoro del disco è Private Investigations, un brano molto amato dai fan per l'affascinante arpeggio di chitarra di Mark accompagnato dalle tastiere spaziali di Alan Clark.
Nel 1984 uscì "Alchemy", uno dei più genuini e grandiosi album live mai usciti perchè registrato senza aggiunte o mixaggi da studio. Gli assoli di Mark sono ulteriormente rielaborati ed amplificati al punto che sono diventati leggendari, come quello di Sultans of Swing in una versione lunghissima, la più famosa. Contiene anche lo stupendo pezzo strumentale Local Hero, tratto dalla colonna sonora dell'omonimo film.
Il quinto LP "Brothers in Arms" del 1985 fu il capolavoro della maturità. Ancora oggi, è uno degli LP più venduti di sempre. Appena uscì, registrò vendite stratosferiche in tutto il mondo, vincendo numerosi premi. Tanti sono i brani celeberrimi: Money For Nothing dall'inconfondibile riff di chitarra ed accompagnato dalla voce di Sting nel coro finale, So far Away, Walk of Life, Your latest Trick, e la title-track Brothers in Arms, canzone antimilitarista che racconta il punto di vista di un soldato morente che esorta i commilitoni a rendersi conto dell'assurdità di tutte le guerre. Composta in occasione della guerra delle Falkland del 1982, la canzone è diventata un inno pacifista dove il suono della chitarra "piangente" di Mark è di una bellezza struggente.
I Dire Straits sono stati anche un gruppo d'impegno sociale. Sostenitori fin dagli esordi di "Amnesty International" e del "Movimento anti-apartheid", per questo furono i protagonisti del mitico concerto del 11 giugno 1988 allo stadio Wembley di Londra, organizzato per il settantesimo compleanno di Nelson Mandela, il leader che aveva lottato per decenni contro il regime segregazionista del Sud Africa.
Il loro ultimo album in studio fu "On Every Street" del 1991. Nonostante il buon successo di vendite, il disco manifestò un'evidente stanchezza creativa. Tuttavia, il riff di chitarra del brano omonimo si inserisce tra i capolavori della band. Al contempo, il disco rappresenta il canto del cigno della band. Già durante la sua lavorazione, i Dire Straits si stavano sgretolando a causa dei crescenti progetti solisti. Dopo quel disco, Mark Knopfler sciolse la band e decise di concentrarsi esclusivamente sulla sua carriera solista.
Tuttavia, non riuscì più ad ottenere quel successo immenso dei Dire Straits nè a ricreare quei loro enormi Tour e concerti dal vivo diventati leggendari. Nei fan di tutto il mondo (me compreso) è restata però nel cuore la loro musica e sperano un giorno una clamorosa reunion dato che la storica denominazione Dire Straits, sebbene formalmente abbandonata, non è mai stata ufficialmente seppellita.
I Sultani vivono ancora...
Antonio Pezzullo
|