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Massimo Di Quirico

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Gli scritti di Antonio Pezzullo








SIMPLY RED: il raffinato Pop-Soul in rosso!



      I Simply Red possono essere considerati uno dei gruppi pop di maggior successo mondiale. Nessun altro gruppo in Europa è riuscito a portare il cosiddetto blue-eyed soul (letteralmente il soul dagli occhi azzurri detto anche soul bianco) all'orecchio di così tante persone completamente a digiuno della black music, con raffinatezza e rispetto per il genere.

Tutto cominciò nell’estate del 1976 a Manchester in occasione di un concerto dei “Sex Pistols”, la band seminale del rock punk britannico. Tra gli spettatori era presente anche un sedicenne dai capelli rossi, uno studente d’arte di nome Mick Hucknall. La leggenda narra che andò a vedere quel concerto spinto dall’aspirazione di voler diventare un musicista e proprio da quella sera, affascinato dall’esibizione dal vivo, decise di diventarlo!


Da lì a poco avrebbe fondato un gruppo d’ispirazione punk, che si sarebbe chiamato Frantic Elevators. L’esperienza non fu molto felice, dato che la band pubblicò solo qualche 45 giri senza alcun album, ma proprio in quegli anni Mick scrisse una prima versione della canzone Holding Back The Years, allora passata quasi inosservata, che avrebbe cambiato la sua vita. L’insuccesso iniziale fu probabilmente dovuto anche alla diversa vocazione musicale del “rosso” (così chiamato dai fan per il colore dei suoi capelli) rispetto al genere punk che imperversava in quegli anni in Inghilterra. Mick era dotato di una gran voce, una voce nera in un corpo bianco, e questo lo spingeva a cimentarsi sempre più con i grandi nomi della black music: col rhythm&blues, il soul, il funky, si trovava spontaneamente a proprio agio.

Dopo aver sciolto i Frantic Elevators, nel 1985 riuscì a creare un nuovo gruppo di giovani musicisti. Si narra che il nome della nuova band sia nato durante una serata, quando un impresario chiese loro quale nome dovesse inserire nella locandina. Mick rispose senza indugio: "Rosso, semplicemente Rosso". In breve tempo si fecero notare ed ottennero un contratto discografico con l'Elektra/Warner, che li portò immediatamente in studio per incidere il loro primo album.

Quello che oggi è considerato uno dei migliori album della band, ossia lo sfolgorante PICTURE BOOK, quando fu pubblicato nel 1985, passò in un primo momento quasi inosservato, nonostante brani meravigliosi presenti come Come To My Aid, Holding Back The Years, Money’s Too Tight (to Mention), Jericho, ecc. L’episodio che cambiò tutto si verificò l’anno successivo, quando su un’intuizione del loro produttore la band pubblicò, come singolo, un nuovo arrangiamento di Holding Back The Years, che inaspettatamente arrivò al numero uno delle classifiche americane, trascinando così al successo mondiale anche l’album. E pensare che Holding Back the Years fu scritto da Mick quando aveva solo 17 anni ed era un brano profondamente autobiografico, in quanto ricordava la sua difficile infanzia ed il problematico rapporto con la madre, che abbandonò la famiglia quando lui aveva solo tre anni. Del resto, tutto l’album d’esordio, con la celebre copertina di Mick travestito come un novello Oliver Twist, aveva dei testi molto profondi che affrontavano tematiche sociali come l’emarginazione, la solitudine e la povertà, paradossalmente in contrasto con le trascinanti e briose melodie pop-funky arricchite da una buona dose di soul, influssi che caratterizzeranno tutta la produzione musicale della band. Brani come Come To My Aid e Money's To Tigh (to Mention) avevano un groove travolgente e una musicalità indimenticabile.

Anche il secondo album MEN AND WOMEN, pubblicato nel 1987, non nacque sotto una buona stella perché con il cambio del produttore (che si rivelò infelice) si crearono i primi dissensi all’interno del gruppo. Agli inizi l’album non godette neppure di una buona critica. Tuttavia, il pubblico apprezzò il lavoro e le vendite furono notevoli. Rispetto all’album d’esordio, qualitativamente rappresentava un piccolo passo indietro anche se la vena creativa non era venuta meno, dato che il disco era caratterizzato da sonorità funky e soul più spinte. Esso conteneva hits di forte impatto come The Right Think, Infidelity, I Wan’t Feel Bad, Shine ed un’intensa cover di black music “Every Time We Say Goodbye”, un grande classico di Ella Fitzgerald. A proposito di cover, c’è da dire che la gran voce di Mick e la sua particolare interpretazione riuscivano a dare a varie canzoni del passato, celebri e meno celebri, sempre una nuova veste, intrigante ed affascinante.

Nel 1989 i Simply Red pubblicarono il loro terzo album: A NEW FLAME. In questo disco Mick riuscì finalmente ad assemblare una formazione di grande livello, che col senno del poi sarebbe risultata storicamente la migliore in assoluto. Innanzitutto, richiamarono il geniale produttore Stewart Levine del loro primo fortunato album. Poi, acquisirono il virtuoso chitarrista brasiliano Heitor Teixeira Pareira che, dotato di un’ottima tecnica, garantiva un apporto più colorato e caldo al sound del gruppo. Per il resto, la vecchia formazione veniva confermata: alla batteria Chris Joyce, al basso Tony Bowers, alle tastiere e alla seconda voce l’altra colonna portante (e mente creativa) del gruppo, ossia il musicista di colore Fritz Mcintyre, Tim Kellet ai fiati e Ian Kirkham al sax.

L’alchimia vincente di questo disco, che personalmente considero uno dei capolavori più fulgidi del gruppo, fu dovuto a diversi fattori vincenti: i nuovi acquisti, la ricerca di un suono più lineare, il mix ben dosato di canzoni nuove e di cover che si addicevano particolarmente alla voce del rosso, tra cui le fortunate It’s Only Love di Barry White e la soft If You Don’t Know Me By Now di Melvin & Blue notes. Ancora una volta, il bianco con la voce nera ridava nuova forza a due brani storici della black music: fu proprio in questo periodo che nacque la definizione “Blue-eyed soul” per catalogare il raffinato Pop contaminato da echi rock-soul-jazzeggianti dei Simply Red. L’amore in tutte le sue varianti è il filo conduttore del disco: It’s Only Love e A New Flame sono i brani più briosi e trainanti del disco, ma non si possono dimenticare la raffinatezza di You’ve Got It e Love Lays Its Tune, il fascino di Turn It Up, il delizioso tormento amoroso di “More” ma soprattutto due gioielli come If You Know Me My Now che arrivò dritto al numero uno nelle classifica americane e la concertistica “Enough”, brano dalle grandiose sonorità jazz-fusion dove Mick lascia più spazio ai suoi straordinari musicisti in una perfetta jam-session, tra cui emergono la bellezza dell’assoli. Se prima i Simply Red erano considerati un gruppo di nicchia che faceva un funky-soul bianco, questo disco grazie ai suoi capolavori diede al gruppo un successo europeo di più ampia portata, certificato dal record di vendite di quasi 7 milioni di copie.
Forse colto impreparato da questo clamoroso successo, Mick Hucknall si montò la testa, viveva ormai come una superstar con un ego elevatissimo, al punto da dichiarare ai media che i Simply Red erano in realtà un suo progetto individuale e non unitario della band. Questo aumentò i dissidi tra i membri e due di loro (Bowers e Joyce) lasciarono la band prima delle registrazioni del nuovo album.

Nonostante questi problemi, nel 1991 la band creò un altro album-capolavoro: STARS. Nel disco non erano presenti cover ma otto brani firmati dal rosso e due co-firmati con McIntyre, la cui voce avrà per la prima volta un ruolo di primo piano nel brano "Wonderland", che è una dolce ballata di un'amara riflessione sulla situazione del Regno Unito dopo la fine del lungo governo conservatore della Signora Thatcher.

Se in Stars le tematiche si facevano nuovamente più impegnate, l'atmosfera musicale dell'album era invece briosa ed allegra, quasi sbarazzina. "Something Got Me Started", il primo singolo estratto, è un capolavoro che conquista al primo ascolto con il suo battito dance ed il piano jazzy di McIntyre, così tipico tra le popstar di colore. Il suo successo venne rafforzato dalla pubblicazione dell’altro singolo, Stars, una ballata pop perfetta che divenne uno dei loro brani più famosi. Altri brani singoli estratti furono il romantico "For Your Babies", gli originali Thrill Me e Your Mirror, che incrementarono il successo. Se in America il disco ebbe un buon riscontro di vendite, in Europa il disco fece sfracelli: fu il più venduto dell'anno nel Regno Unito e in Europa, sia per il 1991 che per il 1992, diventando uno degli album più venduti di sempre. Fu in questo periodo che, al culmine della loro popolarità, la band fu invitata, come ospite d’onore, al Montreux Jazz Festival, dove fecero una performance live, certificata anche da uno speciale DVD, che risultò memorabile!

Nel 1995 pubblicarono il loro quinto album LIFE, che dal punto di vista sonoro era più sofisticato del precedente, con un’ossatura dei brani più soul. Tuttavia, ebbe un notevole successo solo il singolo Fairground, uno dei pezzi pop più belli degli anni 90, un originale brano dance con le incessanti e tambureggianti ritmiche samba, che fu un trionfo annunciato nelle discoteche di tutta Europa. Gli altri brani del disco resteranno nell’anonimato, nemmeno la romantica So Beautiful fece presa sugli ascoltatori mentre We're In This Together, commissionata come inno del campionato europeo di calcio 1996 tenutosi in Inghilterra, non piacque nemmeno tra gli sportivi. In sintesi, Life fu comunque un album di successo ma vendette circa la metà delle copie del precedente album.

Questo disco fu uno spartiacque poiché segnò la fine del periodo d’oro dei Simply Red. Il chitarrista Heitor Pereira lasciò il gruppo per proseguire la sua carriera solista. Il tastierista e seconda voce Fritz McIntyre, che con le sue straordinarie tastiere aveva contribuito in modo così profondo al sound del gruppo, lasciò anche lui. Mick Hucknall si ritrovò ad essere l'unico membro originario della band. Questo influì non poco sul destino della band, che intraprese così la sua parabola discendente

Il successivo album BLUE del 1996 fu decisamente scarno, con poche idee. A parte la piacevole ballata romantica "Say You Love Me", che divenne un singolo di successo nelle classifiche europee, il resto dall’album non convinse.

Così come convinse ancora meno nel 1997 il nuovo disco dal curioso titolo LOVE AND THE RUSSIAN WINTER. Nonostante il titolo evochi il gelo dei paesaggi russi, l’umore dell'album era più caldo del precedente ma il disco era meno ispirato e lontano dagli standard elevati della band. Dall’album si estrasse un singolo come "Your Eyes" ma sia il singolo che l’album furono un vero flop.

Dopo 5 anni di pausa, finalmente nel 2003 i Simply Red pubblicarono un album che risollevò le loro sorti: HOME. Benché tutti i musicisti fossero nuovi ed il disco autoprodotto con un’etichetta indipendente, contrariamente alle aspettative si rivelò un grande successo commerciale. Mick ritornò al pop di classe, con melodie ariose, utilizzando anche una cover particolarmente adatta alla sua grande voce, ossia un classico del soul come "You Make Me Feel Brand New" degli Stylistics. Curiosamente, in Italia questo stesso singolo era stata rifatto, negli anni settanta, da un’altra grande voce, il cosiddetto “nero a metà” Mario Musella degli Showmen. Nonostante la minor brillantezza dei tempi d’oro, l’album trascinato dalla hit "Sunrise" e dagli altri singoli come il brano omonimo Home e Fake, riportò i Simply Red di nuovo in auge nelle radio europee e mondiali e nelle classifiche di vendite.

In questo periodo i Simply Red tennero un altro leggendario concerto al Teatro Greco di Taormina, che il “rosso” aprì con due chicche, la prima cantando la canzone d’apertura in italiano Tu Sei Dentro Di Me (Someday In My Life), e la seconda presentando un brano inedito, Ocean, che annunciò di aver scritto durante un suo soggiorno all’isola d’Elba! Il grande concerto uscì anche in un DVD celebrativo: “Home Live in Sicily”. Fu un’ulteriore dichiarazione d’amore verso il nostro paese, che Mick ama da sempre per la sua bellezza, arte e cultura! Col senno del poi, l’album Home fu il loro canto del cigno.

Allo scopo di sfruttare il momento favorevole, i Simply Red decisero di pubblicare un album dei loro successi, ri-arrangiati in una nuova chiave acustica e latineggiante, attraverso SIMPLIFIED, pubblicato nel 2005. Dentro fu inserito anche qualche inedito, come la cover A Song For You di Leon Russel e il singolo Perfect Love, che non riuscirono a scalare le classifiche. Un'operazione forse elegante ma che non produsse frutti.

Il successivo album STAY del 2007 fu un altro flop dal punto di vista commerciale anche se alcuni brani avevano una ritrovata freschezza melodica ma era troppo poco per impattare sul grande pubblico. Tuttavia, il successo delle tournée dal vivo certificavano che il pubblico non li aveva dimenticati.

Gli ultimi due dischi BIG LOVE del 2015 e BLUE EYED SOUL del 2019 hanno segnato il ritorno dei Simply Red anche nella seconda decade degli anni duemila con lavori di buona fattura ma lontani dai successi degli irripetibili tempi d’oro.

La band ha venduto oltre 60 milioni di dischi in tutto il mondo e cinque album si sono classificati alla prima posizione nel Regno Unito, con due singoli anche numero uno in America. Oltre 35 anni di successi hanno alla fine contribuito a far apprezzare, a milioni di persone, il raffinato Pop-soul in rosso!

Antonio Pezzullo