Gli scritti di Antonio Pezzullo
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Eagles - Dove volano le aquile
La pillola musicale di oggi è dedicata alla celebre "Hotel California" degli "Eagles", considerata da molti una delle migliori canzoni rock di sempre. La prestigiosa rivista musicale Rolling Stone l'ha inserita al 49' posto nella lista delle migliori 500 canzoni di tutti i tempi. La voce principale del brano è quella del batterista Don Henley che in varie interviste l'ha definita come "la nostra interpretazione della bella vita a Los Angeles" nonchè "essenzialmente una canzone sull'oscura vulnerabilità del sogno americano, che è qualcosa che conosciamo bene".
"Hotel California" è il capolavoro della band californiana degli "Eagles" ed è tratto dall'omonimo LP del 1976, un brano diventato poi il manifesto della loro musica. Una delle sue parti più belle ed originali è il famoso "assolo combinato" formato da un originale sfida tra le chitarre soliste di Felder e Walsh: è considerato uno dei migliori assoli di tutti i tempi.
Gli "Eagles" sono considerati il "Gruppo americano" per antonomasia. Mentre la musica inglese è stata maggiormente caratterizzata dalla presenza di grandi band (The Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, Cream, Pink Floyd, Queen, ecc.) quella americana invece è stata da sempre caratterizzata da grandi solisti (Elvis Presley, Bob Dylan, Chuck Berry, Bruce Springsteen, Steve Wonder, Michael Jackson, ecc.). In tal senso, gli Eagles sono stati una piacevole "eccezione", anche se sono stati indissolubilmente associati alla vita dell'America, proprio come i Beatles a quella dell'Inghilterra.
Anche se la composizione ha subito qualche variazione nel corso del tempo, la formazione tipica degli Eagles è stata la seguente: Glenn Frey: voce, chitarre, tastiere; Don Henley: voce e batteria; Joe Walsh: voce, chitarre, tastiere; Don Felder (o Bernie Leadon): chitarre e altri strumenti a corde; Randy Meisner (o Timothy B. Smith): voce e basso.
La caratteristica unica della band è che all'interno degli Eagles c'erano due correnti ben identificate: da una parte le menti creative dei fondatori Henley e Frey, dall'altra i due grandissimi chitarristi di Walsh e Felder.
Gli Eagles sono stati tra gli esponenti di spicco della cosiddetta "west-coast", un genere musicale che si caratterizza per le notevoli armonie vocali, per la presenza massiccia di chitarre e per gli arrangiamenti a metà strada tra il classico stile country/folk dell'ovest americano ed altre contaminazioni sonore. E' una musica che richiama inevitabilmente l'immaginario collettivo americano, fatto di strade, macchine veloci, cowboy, praterie, in una miscela esplosiva ed esaltante. La loro musica è stata definita come un perfetto miscuglio tra nostalgia e decadenza, ottimismo ed esaltazione. Come Bruce Springsteen (e per taluni aspetti James Taylor), anche gli Eagles hanno cantato il "sogno americano" a modo loro, ossia riletto al sole caldo della costa californiana, rivalutando più di ogni altro il country-rock, trasformandolo in un genere popolare ciò che invece prima era solo un genere di nicchia. Con centinaia di milioni di dischi venduti, gli Eagles sono uno dei gruppi più influenti della storia della musica. Nel corso della loro carriera hanno pubblicato 7 album discografici in studio, con numerose raccolte e live.
Tutto nacque col loro primo LP "Eagles" del 1972 dove i giovani Frey e Henley, fondatori del gruppo, ebbero la fortuna portare al successo il brano country-pop "Take it easy" scritto per loro dal noto cantautore americano Jackson Browne, che regalò al neo gruppo anche un altro bel brano "Nightingale". Le atmosfere country del disco sono ancora prevalenti ma si sente già l'originalità della freschezza delle melodie, di facile ascolto, che sono condite dall'intreccio delle voci (d'ispirazione Beatlesiana) che renderanno gli articolati cori della band un loro marchio di fabbrica.
Ma il disco che li lanciò nell'olimpo del successo fu "Desperado" del 1973, dove cresce la collaborazione artistica tra Frey e Henley. I brani più celebri sono la title-track Desperado, inno capolavoro della band alla gloria del vecchio west. Altri brani famosi sono Saturday Night e Doolin-Dalton.
"On the Border" del 1974 è il disco con cui il gruppo passa decisamente dal country-pop al pop-rock. Best of my Love fu il singolo dell'album che consentì alla band di raggiungere la sua prima posizione nelle classifiche USA. L'album è discontinuo ma presenta altre due hit notevoli come James Dean e Already gone.
Nel 1975 uscì "One This Night", dove gli stili country e pop del gruppo riescono meglio ad amalgamarsi. I brani più celebri sono la title-track One This Night e Take it to the Limit, quest'ultima un'intensa ballata d'amore resa ancora più affascinante dai cori in falsetto della parte finale.
Nel 1976 uscì il loro capolavoro assoluto "Hotel California". Dell'omonimo brano abbiamo già parlato, altri singoli di successo sono la bellissima New Kid in the Town (canzone dolcissima dai stupendi cori armoniosi) e Wasted Time (dal grande arrangiamento d'archi e pianoforte) che portarono l'LP per lungo tempo al primo posto delle classifiche di tutto il mondo.
"The Long Run" esce nel 1979 e gli Eagles continuano ad avvicinarsi sempre più al rock, con ottime deviazioni sul rythme and blues. L'omonimo brando d'apertura TheLong Run ne è un esempio. Altro brano notevole è In the City, un bel rock che sarebbe diventato anche la colonna sonora del film "I guerrieri della notte". Un altro grandissimo pezzo è Heartache Tonight, un blues grezzo alla vecchia maniera che la chitarra slide di Walsh e soprattutto le loro armonie vocali riescono ad addolcire, al punto che diventerà un brano molto "coverizzato" da altri artisti come James Taylor e Michael Bublè. Ma il più celebre dell'album è sicuramente I Can't Tell You Why, un brano lento di grande atmosfera romantica dove i falsetti celestiali e le tastiere suadenti ne faranno un grande classico del loro repertorio.
Nel frattempo, il successo degli Eagles veniva determinato anche dalle loro tournèe in America ed in giro per il mondo ma furono proprio questi ritmi frenetici ed insostenibili dei loro spettacoli dal vivo a determinare il primo scioglimento del gruppo nel 1980.
Proprio nel 1980, a seguito del loro ultimo tour prima dello scioglimento, esce il doppio LP "Eagles live", che è un grande disco dal vivo ed il mio capolavoro preferito. E' il disco che ancora oggi conservo come una reliquia e che ha la celebre copertina a forma di baule. E' uno scrigno di gioielli musicali come Hotel California, Take It Easy, I Can't Tell You Why, Heartache Tonight, Desperado, The Long Run, Take it to the Limit, New Kid in the Town, ecc., diventati ormai la colonna sonora di diverse generazioni.
Personalmente considero gli Eagles come i pionieri della "musica sognante": un loro amico e cantautore una volta attribuì il loro successo al fatto che scrivevano canzoni capaci di "evocare ricordi di una vita che desidereresti aver vissuto!"
A partire dagli anni novanta, ci sono state diverse "reunion" ma solo la morte di uno dei fondatori (Glenn Frey) avvenuta nel 2016 ha comportato lo scioglimento definitivo di una della più grandi band della storia della musica contemporanea.
Nonostante tutto, le Aquile continuano a volare alto...
Antonio Pezzullo
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