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Massimo Di Quirico

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Gli scritti di Antonio Pezzullo









Lunga Vita e Prosperità!


L’ultimo viaggio del grande Leonard Nimoy, alias Mr. Spock!



Correva l’anno 1979. Allora c’erano pochissimi canali in TV, forse cinque o sei. Uno delle prime emittenti private che si riuscivano a vedere in quelle vecchie televisioni, ancora in bianco e nero, era “Tele Montecarlo”.

Per puro caso, un pomeriggio sul tardi mi fermo su quel nuovo canale e m’imbatto in una strana scena: vedo un terzetto di uomini con una strana divisa, molto curiosa, sembra quasi una calzamaglia. Si trovano su un pianeta apparentemente deserto. Sono giovani esploratori dell’ignoto.
Uno sembra il capo, si vede che dà ordini, ha autorevolezza e carisma. Lo chiamano Capitano Kirk.
Un altro, un po' meno giovane, è il più prudente, ha in mano un attrezzo strano che però non si capisce bene che cosa sia. Sembra un medico, lo chiamano Dottor McCoy.
Il terzo personaggio è quello che m’incuriosisce di più, ha delle strane sopracciglia e lunghe orecchie a punta. E’ un tipo impassibile e – a differenza dei suoi compagni - discute con estrema calma i potenziali pericoli di quell’ambiente inesplorato, grazie alla sua fredda “logica”. E’ l’ufficiale scientifico del gruppo, ha un aspetto apparentemente umano ma si vede che non è un terrestre, precisamente è un vulcaniano, lo chiamano Sig. Spock!
La curiosità mi spinge a vedere fino alla fine, almeno per capire come è intitolato quello che sembra essere un nuovo telefilm. Alla sigla finale, scopro che si chiama "Star Trek". Il giorno dopo, alla stessa ora, rivedo un’altra puntata. Inizio così a seguire una serie televisiva – mai vista prima – di un gruppo di astronauti del futuro che fanno parte dell’equipaggio dell’astronave “Enterprise”. L’equipaggio è molto variegato: oltre al Capitano Kirk, al Dott. McCoy ed al Sig. Spock, ne fanno parte anche il Tenente Uhura, l’addetta alle comunicazioni che è una donna di colore, il tenente Sulu che è il timoniere asiatico e il tenente Chekov che è il tattico russo, infine “Scotty” l'ufficiale più anziano che è l’ingegnere capo dell’astronave. Intorno a loro girano altri personaggio minori.
Dopo le primissime puntate, ricordo con altrettanto affetto che un pomeriggio venne a casa il mio caro padrino Attilio e con mio grande stupore si ferma a vedere il telefilm con me! Presto si accoda anche mio fratello. Nasceva così - a casa Pezzullo - un fan club “della prima ora” di quella Serie televisiva – potente e visionaria - che sarebbe diventata, nel giro di pochi anni, uno dei più grandi fenomeni televisivi del pianeta!
Fu l’inizio di una passione che non è mai tramontata, anche grazie alle avventure spaziali di personaggi indimenticabili, come il magico trio che bucava lo schermo: il Capitano Kirk, il Dott. McCoy e il Sig. Spock. I loro siparietti, alla fine di ogni episodio, sono diventai leggenda.
Molti anni dopo, Star Trek mi ha accompagnato nel mio periodo universitario, dove nel frattempo il “fan club” si era spostato a casa del mio fraterno amico Francesco “Ciccio” Costanzo. Gli episodi della “Next Generation” del Capitano Picard attiravano altri fan, tra cui due (carissimi) che, in base all’assiduità, si erano conquistati sul campo i gradi di “Ammiraglio” e “Allievo”.
Oggi però è un giorno triste, come tutti gli addii.
Dopo tanti anni che sei entrato nelle nostre case e ci hai fatto sognare viaggi interstellari dove nessuno era mai giunto prima, ora Carissimo Spock sei ritornato di nuovo tra le tue amate stelle per fare il tuo ultimo viaggio, per arrivare là dove i meritevoli sperano di raggiungere per sempre la beata meta!
A te, spirito critico ma in fondo sempre benevolo osservatore di noi umani, non possiamo che omaggiarti, con una certa commozione, col tuo indimenticabile saluto vulcaniano: LUNGA VITA E PROSPERITA’!

Antonio Pezzullo, 27/02/2015


Postilla n. 1
La dipartita di Michelle Nichols, alias Tenente Uhura

"Lunga vita e prosperità Tenente Uhura!" Il mitico Sig. Spock l'avrà sicuramente salutata così allorché l'ha raggiunta tra le sue amate stelle.
Gene Rodenberry, visionario creatore della saga di fantascienza-sociale, la volle fortemente tra i protagonisti della serie “Star Trek”.
L'attrice Michelle Nichols è stata una vera pioniera del cinema: fu la prima donna di colore a recitare in un ruolo non marginale in una serie televisiva formata da tutti attori bianchi. Verso la fine degli anni Sessanta, insieme all’attore William Shatner (Capitano Kirk), fu la protagonista del primo bacio interrazziale trasmesso in TV durante il celebre episodio “Umiliati per forza maggiore” della serie Star Trek.
Persino Martin Luther King era un suo fan: quando la Nichols paventò l’ipotesi di abbandonare la serie dopo la prima stagione, dato che preferiva l’attività d’attrice teatrale, M. L. King la fece riflettere sull'importanza, per la comunità americana, di vedere una donna nera in un ruolo attoriale di primo piano, a fianco di colleghi bianchi e maschi, e per giunta sulla plancia di comando.
Divenne così un personaggio fondamentale in una delle saghe più longeve della televisione mondiale.
Rest in Peace Lt. Uhura!

Antonio Pezzullo, 30/07/2022


Postilla n. 2
L’addio a Kirstie Alley, alias Tenente Saavik!

Oggi purtroppo è scomparsa l'attrice Kirstie Alley, nota al grande pubblico come la mamma "distratta" dei popolari film della serie "Senti Chi Parla" con John Travolta.
Tuttavia, per i "Trekker" (fan di Star Trek) della prima ora, lei sarà sempre l'affascinante tenente Saavik, del pianeta Vulcano come il suo rigoroso superiore (Mr. Spock), in uno dei film più leggendari della saga: "Star Trek II: l'ira di Khan".
Film d'esordio sul grande schermo per l'attrice, questo lungometraggio è un raro esempio in cui il secondo film è migliore del primo delle serie, con una trama avvincente, piena di colpi di scena, una specie d'ispirata trasposizione cosmica del romanzo Moby Dick, con un epico duello spaziale tra il temerario Capitano Kirk e il cattivissimo Khan. “L’Ira di Khan” è un film leggendario anche per il fatto che, per la prima volta, furono usati dei rivoluzionari effetti speciali computerizzati!
La bellezza ed il fascino del tenente Saavick, interpretata da Khirstie Alley, non passò inosservata, al punto che quel film divenne anche il trampolino di lancio della lunga carriera cinematografica dell’attrice.
Live long and prosper Lt. Saavik!

Antonio Pezzullo, 5/12/2022