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Massimo Di Quirico

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Gli scritti di Antonio Pezzullo








La Punizione impossibile: l'unica volta che dubitammo di Lui!

Tratto dal libro "Storia di una Grande Avventura"

di Antonio Pezzullo



      Il 3 novembre 1985, allo stadio San Paolo di Napoli, si verifico un episodio "paranormale" che cambiò la storia del calcio italiano. Una prodezza mai vista prima (e nemmeno dopo) in un campo di calcio, entrata nella leggenda di questo sport come la "punizione impossibile". Da testimone oculare, ecco esattamente come la vissi.

Un tempo da lupi

      Oggi in Curva A siamo tutti infreddoliti! Per essere a Napoli, fa un freddo cane, la giornata è davvero buia e piove pure! Nonostante tutto, lo Stadio è strapieno perchè si gioca contro l'invincibile Juventus, che viene non so da quante partite consecutive vinte! Inoltre, sono anche tanti (anzi troppi) gli anni che non riusciamo a vincere la vecchia Signora, sembra quasi una maledizione. Ma nonostante tutto, oggi noi abbiamo fiducia perchè da quando c'è Diego in campo, nulla diventa impossibile!

      Sono nell'anello inferiore per ripararmi dalla pioggia, proprio dietro la porta. Le "consegne" di mia madre sono state rigorosamente rispettate: "Si pure oggi, cu chistu malu tiempo, v'avite purtà 'o guaglione a vede' sta partita, mettiteve almeno 'o cupierto, nun ce facite piglià l'acqua e 'o friddo. E nun ve scurdate e ce ffa magnà a marenna." Con me ci sono, come sempre, papà Benito e il mio padrino Attilio. E pensare che proprio oggi non mi volevano portare perchè c'era troppo "mala tiempo" ma io non ho ceduto, con la Juve non si poteva proprio rinunciare e poi con 90mila persone intorno il freddo non si sente nemmeno (o quasi).

Inizia lo spettacolo

      Inizia la partita e il Napoli assedia subito la Juve. Il nostro Pibe de oro è scatenato, dribbla gli avversari come birilli! In un'azione di poco fa ne ho contati addirittura cinque juventini saltati, stava per entrare in area ma il sesto l'ha fermato brutalmente da fuori area. Diego è sempre uno spettacolo ed il bello che Lui nella grandi sfide non viene mai meno, anzi si esalta sempre! Ma oggi è davvero difficile, la Juventus ha una difesa di ferro e nonostante gli attacchi continui del Napoli, il risultato non si sblocca. Finisce il primo tempo a reti inviolate e i commenti dei tifosi napoletani sono unanimi: se non la vinciamo questa volta, non la vinceremo mai più!

L'ultimo imperatore

      Nell'intervallo faccio una curiosa scoperta: pochi passi dietro di noi ci sono tre ragazzi che parlano tra di loro con uno strano accento, mi avvicino incuriosito e gli chiedo da dove vengono e se sono tifosi del Napoli! Quello che sembra il più piccolo deve avere la mia età e mi risponde: "Veniamo dall'Elba, non siamo tifosi veri e propri ma da quando c'è Maradona diciamo che siamo simpatizzanti del Napoli. Oggi siamo venuti apposta per vedere il "fenomeno" da vicino. E infatti non ci sta deludendo, è l'unico che può cambiare il corso di questa sfida". Rimango sorpreso soprattutto dalla provenienza di questi ragazzi, la loro isola la conosco solo perchè sui banchi di scuola avevo appreso dell'esilio di Napoleone e mai mi sarei aspettato che un giorno qualcuno sarebbe venuto direttamente da lì per "incoronare" un nuovo Imperatore! Comunque, dopo essermi congratulato con questi nuovi amici "simpatizzanti" (eh si, Lui sta già rivoluzionando la vecchia "geografia" del tifo), ascolto anche i commenti di tutti gli altri tifosi vicino a me: se non la vinciamo questa volta, con la vecchia Signora non vinceremo mai più!

Il tempo al rallentatore

      Nel secondo tempo il tema non cambia. Il Napoli continua gli attacchi e la Juve si difende. La porta juventina si trova adesso dal nostro lato, a pochi metri da me. Al 72' minuto succede qualcosa di straordinario, il tempo da quell'istante sembra scorrere più lentamente poichè sento e vedo nitidamente tutte le discussioni che scaturiscono in campo e fuori:

      Perchè l'arbitro non ha dato il calcio di rigore per un fallo in area? Il grande Scirea ha fatto nettamente fallo sul nostro Bertoni! Bah... ha dato solo una punizione indiretta nell'area di rigore! Ma che fa Diego? Lui non protesta come i suoi compagni, ha subito preso il pallone, l'ha messo a terra e aspetta con calma. Beato lui che è così calmo! Sembra che voglia tirare da lì, da dentro l'area di rigore. Con la barriera nemmeno a 5 metri di distanza? E con la porta che sta subito dietro?
No Diego, forse abbiamo capito che cosa vuoi fare ma francamente è troppo anche per te, immenso Campione. Quella palla da lì non scenderà mai in tempo, è fisicamente impossibile!
      Ma non vedi che un calciatore maturo ed esperto come Pecci, a cui hai già chiesto di spizzarti leggermente la palla, ti ha detto: Come, tiri da qui? Diego, non c'è spazio, come fai, senza rincorsa, addirittura di seconda, ti devo pure passare la palla che sarà in movimento. No Diego, vedi che anche il campo è pesante, facciamola tirare a Renica, lui lo farà di potenza e se la fortuna ci assiste buca la barriera e potrà segnare. Così, come vuoi tu, non si può proprio fare, te lo ripeto, non c'è spazio per la tua parabola, non puoi violare le leggi della fisica!

      Niente! Non c'è niente da fare, oggi è troppo cocciuto, è talmente sicuro di se che ha detto a Bruscolotti di non protestare più con l'arbitro e di lasciargli finalmente tirare quella punizione, perchè ci penserà lui, tanto a Tacconi gli "faccio gol comunque!". Si, gli ha detto proprio così! Incredibile! Si vede che se l'è legata al dito, del resto ieri Tacconi è stato spavaldo, ha dichiarato su tutti i giornali che non gli farà mai gol su punizione.

      Intanto, le sequenze continuano a scorrere come in una moviola, noi dagli spalti attendiamo sempre più infreddoliti e trepidanti ma con una quasi certezza: da quel punto, dentro l'area di rigore, è impossibile, è impossibile, è impossibile...

      Come per magia, in un istante, UN BOATO IMMENSO SPAZZA VIA TUTTO ed il tempo riprende a scorrere normalmente!

La fisica beffata

      Non aveva voluto sentire ragioni da niente e da nessuno, la palla aveva già gonfiato la rete e la Storia era stata già scritta! Tacconi aveva tentato di togliere quella palla dall'incrocio dei pali sbattendoci pure la testa, ma lì non ci sarebbe arrivato nessuno! Persino gli studiosi hanno cercato d'analizzare quella traiettoria impossibile, restando esterrefatti! Diego, bontà sua, aveva beffato pure la fisica, oltre alla Juve!

Ancora oggi, dopo tanti anni, caro Diego perdonaci!

      Soprattutto noi, che siamo stati testimoni, che ti abbiamo visto dal vivo lì a pochi metri di distanza. Perdonaci per aver dubitato di te, anche se solamente per pochi minuti!

      Perdonaci per essere rimasti "increduli" e non "credenti" come dovevamo nei confronti della tua classe infinita e della tua arte inarrivabile, irripetibile e senza tempo!

Antonio Pezzullo ('o guaglione che tanti anni fa, di fronte a quella "magia", rimase senza parole)