Gli scritti di Antonio Pezzullo
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La partita “in casa”: Empoli-Napoli del 25/02/2023
In questa magnifica stagione calcistica 2022/2023, non potevo mancare di seguire la partita Empoli–Napoli del 25 febbraio 2023.
A proposito dei “corsi e ricorsi storici”, tanto cari al grande filosofo dell’età dei lumi Giambattista Vico (che da buon napoletano sarebbe stato senz’altro un tifoso azzurro se alla sua epoca il calcio fosse stato inventato), questa è la terza volta che vado in quella terra toscana a vedere il Napoli.
Ogni volta, ci torno sempre volentieri per due motivi: il primo perché per noi elbani lo stadio di Empoli è il più vicino dal punto di vista geografico (tranne Livorno quando -purtroppo raramente- è in serie A); il secondo perché ci andai per la prima volta nella lontana stagione 1986/87, guarda caso proprio quella del primo storico scudetto partenopeo.
In quell’indimenticabile stagione, avevamo un’altra grandissima squadra, capitanata da Diego Armando Maradona: era il 05 aprile 1987, la decima giornata di ritorno. La settimana prima il Napoli aveva battuto (per la seconda volta in stagione) la Juventus al San Paolo, dopo la storica vittoria del girone d’andata a Torino. Era un Napoli ormai saldamente al comando con 5 punti di distacco sulla seconda (allora la vittoria valeva solo 2 punti) per cui la squadra fece una partita tranquilla. Ad Empoli i numerosi tifosi partenopei, a differenza di diversi stadi del nord, furono accolti molto bene, prima della partita ci furono numerose manifestazioni d'ammirazione nei confronti di Maradona, della capolista e dei suoi tifosi, che invasero simpaticamente Empoli, i cui colori sociali simili (blu) ben si mischiavano con quelli del Napoli. La partita finì con un serafico pareggio senza reti ma un episodio valse il prezzo del biglietto: una spettacolare rovesciata di Maradona che sfiorò l’incrocio dei pali, con tutti gli spettatori, napoletani ed empolesi, ad applaudire a scena aperta!
La seconda volta fu il 19/03/2017, il Napoli vinse 3-2 con gol di Insigne (doppietta) e Mertens (bellissima punizione), col risultato al sicuro (3-0) già nel primo tempo.
Rieccoci dunque ad Empoli. Anche stavolta trovare i biglietti d’ingresso è stata una vera impresa: appena aperta la vendita, in meno di 10 minuti i biglietti on-line erano già esauriti. Nonostante il divieto di trasferta ai tifosi del Napoli residenti in Campania, sono arrivati allo stadio almeno 5 o 6mila napoletani provenienti dalle altre parti d’Italia: un altro record dopo gli 8mila tifosi azzurri presenti a Sassuolo la settimana scorsa!
Prima di entrare nello stadio, il nostro gruppo fa un piacevolissimo incontro: riconosciamo il centrocampista della nazionale italiana, Campione del Mondo 1982, il grande Giancarlo Antognoni! Subito lo accerchiamo affettuosamente, lui si dimostra affabile e disponibile al punto che gli chiediamo un pronostico. Antognoni sorride: in pratica non c’è pronostico, la squadra più forte si sa qual è. Ci salutiamo con una bella foto ricordo collettiva. Grazie Giancarlo!
Manca un’ora dall’inizio partita e siamo già dentro allo stadio, insieme a figlio e nipote oltre ad altri 3 “fratelli azzurri” provenienti dalla provincia di Livorno. Non è la prima volta che porto i miei figli o nipoti allo stadio ma è sempre una bella emozione ed una tradizione familiare che si rinnova da almeno 4 generazioni!
Guardo con stupore gli spalti: c’è una marea azzurra sparsa dappertutto, in tutti i settori, dalle tribune alle curve. S’odono già i cori che ci stanno accompagnando in questa incredibile stagione: “Sarò con te ma tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna Campione”. Non sembra di stare al Castellani di Empoli ma al Maradona di Empoli!
La formazione iniziale del Napoli è la seguente: Meret, Di Lorenzo, Mario Rui, Lobotka, Rahmani, Kim Min-Jae, Anguissa, Lozano, Zielinki, Osimhen e Kvaratskelia. Mister Spalletti non si fida dell’Empoli, ha schierato la formazione migliore, non fa turn over nonostante i ben 15 punti di vantaggio sulla seconda che ora è l’Inter!
La partita inizia. Dopo l’iniziale fase di studio, come al solito il Napoli grazie ai fenomenali Lobotka e Anguissa s’impadronisce del centrocampo e detta i ritmi della partita. Si gioca continuamente nella metà campo dell’Empoli ed al 16’ passa meritatamente in vantaggio. Da un calcio d’angolo battuto da Mario Rui, la difesa empolese respinge il tiro che arriva a Kvara sul lato opposto, il quale vedendo il suo inserimento senza palla, alza una precisa parabola per Zielinski che, di piatto e al volo, tira forte verso la porta. La palla tocca la gamba di un difensore dell’Empoli e carambola in rete. L’azione continua ed avvolgente del Napoli ha dato i primi frutti. Il Castellani esplode in un enorme boato: incredibile, sembra di giocare in casa!
L’Empoli tenta di reagire subito dopo con un tiro di Anderson da lontano, che il nostro portiere devia in corner anche se era una palla destinata comunque ad uscire dallo specchio della porta. Ma è solo un fuoco di paglia perché il Napoli al 28’ raddoppia. Dall’ennesimo calcio d’angolo, Zielinski batte corto per Mario Rui il quale passa la palla a Kvara che dal limite dell’area sinistra lascia partire un tiro velenoso che Vicario lo respinge come può ma Osimhen, appostato come un falco, è lesto a spingerla in rete! Quest’ultimo si toglie la sua caratteristica maschera protettiva (i tifosi lo chiamano anche Zorro) e corre verso il pubblico per festeggiare!
Contestualmente, un boato ancora più forte scuote lo stadio! I tifosi azzurri sono in estasi e gridano a gran voce: Victor, Victor, inneggiando all’attaccante nigeriano, sempre più leader della classifica dei cannonieri della serie A con 19 reti!
Al 33’ minuto Osimhen (sempre lui) si mangia un gol fatto a tu per tu con Vicario, dopo un delizioso assist di Lozano. Sulla successiva azione d’attacco, è il turno di Kim che colpisce la trasversa (la palla non entra in porta per pochissimo) da un altro calcio d’angolo calciato da Zielisnki, che sta disputando anche lui una gran partita. Finisce il primo tempo col solito dominio di gioco del Napoli che all’intervallo poteva andare in vantaggio già con quattro reti di scarto.
Nel secondo tempo il Napoli amministra la partita ma continua a creare occasioni da rete. Al 66’ si verifica un episodio che potrebbe cambiare l’inerzia della sfida: il terzino azzurro Mario Rui viene espulso per un fallo di reazione sull’attaccante Caputo. Il tecnico Spalletti corre subito ai ripari: fa entrare Olivera a sinistra ed Elmas a tutto campo, togliendo le nostre due ali Lozano e Kvara. Sembra incredibile ma il Napoli in 10 uomini non arretra di un centimetro il baricentro del gioco, non sente affatto l’inferiorità numerica e continua ad attaccare, con Osimhen che si divora un altro gol all’80’ su un delizioso assist di Elmas. A questo punto esce uno stanco Osimhen (ha fatto una magnifica partita) ed entra l’argentino Simeone che all’85’ -alla prima palla giocata- chiama ad un difficile intervento il portiere dell’Empoli, che si ripete nel finale sul tiro del giovanissimo Gaetano, un ragazzo del vivaio giovanile del Napoli appena entrato in campo, di cui si dice un gran bene.
Finisce la partita con i tifosi azzurri che salutano la squadra col coro che quest’anno sta spopolando e che possono cantare solo loro: “E se ne va! La capolista se ne va!
E’ impressionante quanto crea questa squadra contro chiunque, una notevole mole di palle gol ed al contempo subisce poco o niente!
Spesso l’accento viene posto sull’attacco atomico del Napoli di cui Osimhem e Kvara sono le punte di diamante ma non di meno è la grande difesa d’acciaio che risulta insuperabile e il maestoso centrocampo, che fa da perfetta cerniera tra i due reparti. Tutti i calciatori si muovono all’unisono in questa orchestra diretta dal maestro Spalletti.
Oggi Kvara ha giocato come al solito con un’incisività altissima: c’è il suo zampino in entrambi i gol e in molte altre azioni d’attacco. Da ragazzo sono cresciuto al San Paolo guardando quel calciatore inarrivabile che era Maradona: ogni volta che prendeva la palla faceva sempre succedere qualcosa! Oggi rivedo all’opera questo ragazzo georgiano che mi dà sensazioni simili: è davvero un fenomeno, capisco l’orgoglio dei suoi connazionali, residenti in Italia e non, che vengono a vederlo con le loro immancabili bandiere rosso crociate che si affiancano a quelle azzurre.
Osimhen è un altro calciatore incredibile, un centravanti immarcabile che nessuno riesce a fermare con la sua potenza e velocità, sta segnando da otto partite consecutive (un record): il Napoli con lui in campo parte sempre da 1-0!
Menzione particolare anche a Lobotka, il centrocampista totale della squadra che non ha perso mai la palla, ha fatto sia il regista che il primo incontrista della squadra, ha recuperato ogni tipo di pallone e con la sua dinamicità ha evitato sempre i contropiedi avversari! Una macchina perfetta che non a caso i tifosi chiamano Robotka! Un’altra menzione va fatta ai due centrali del Napoli: Rahmani e Kim: veloci, potenti, insuperabili sulle palle alte, sono stati un baluardo invalicabile per gli attaccanti avversari!
Le ultime considerazioni vanno meritatamente ai tifosi dell’Empoli, che hanno accolto i numerosi fan azzurri con grande sportività: sugli spalti eravamo mischiati tutti insieme eppure non è successo niente, ciascuno tifava serenamente per la propria squadra: un esempio che mi piacerebbe vedere in tutti gli stadi d’Italia!
Usciamo così dallo stadio e dopo aver trascorso un po' di tempo nel traffico di uscita, ritorniamo stanchi ma felici per aver assistito ad un grande spettacolo. Alla 5a giornata del girone di ritorno, il Napoli è capolista con ben 18 punti di vantaggio sulla seconda: non era mai accaduto nella storia del calcio italiano!
Il grande sogno, a poco a poco, si avvicina…
Antonio Pezzullo
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